Qui sono presentate le opere degli studenti del "Corso di disegno della Figura Umana dal vero" presso la SUPER - Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello Sforzesco. Tutte sono state eseguite durante le lezioni in aula, con tecniche miste su vari tipi di carta.
Si tratta dunque di opere di Allievi... miei?... Beh, si, hanno seguito i miei corsi, ma non credo sia corretto definirli tali. Dove ci sono “Allievi” ci deve essere pure un “Maestro”, che dovrei essere io, ma i miei metri non mi valgono una tale qualifica: un peso eccessivo ed un merito che non mi sento di reggere.
Il Maestro è un plasmatore, un cesellatore, un incentivatore delle genialità. Il Maestro apre la strada e gli occhi alle menti che gli si affidano, ne deve scoprire, svelare, sollecitare ed esaltare le qualità, legando poi a sè e all’epoca vissuta l’aver operato, qualora incontrasse il Genio, per il lustro della intera umanità.
No, io preferisco sentirmi “professore”: con la “p” minuscola perché, propriamente, intendo “professare” più che "ammaestrare". Professare una fede, una missione, una partecipazione attiva alla divulgazione di qualcosa in cui credere (e.g. la disciplina dell’Arte). Il professore è, appunto, un attivatore, un indicatore della giusta via (o, almeno, quella più appropriata) e questo titolo mi sta bene.
Perciò credo che la denominazione di “Allievo” non sia pertinente e potrebbe essere cambiata in “corsista”, ossia colui che segue un corso, un’esperienza confinata nel tempo, un periodo di allenamento per migliorare le proprie qualità ed estendere il campo delle esperienze.
“Corsista” calza a misura perché chi segue un (per)corso deve essere spinto a riconoscere le proprie peculiari, intrinseche e talora sopite attitudini e a farle emergere al meglio del proprio impegno, così da dare valore a ciò che le peculiari qualità siano in grado di svelare.
Debbo dire che alla Super di qualità ne ho incontrate davvero, e molte. Solo il tempo, lo spazio e mille incombenze mi impediranno di riempire questa sezione con tutte le opere di quei “corsisti” che, a mio parere, hanno rivelato gradi di eccellenza tali da condurli alla sfera veritiera dell’ Arte. A loro vanno riconosciuti molti meriti, ma più di tutti ha brillato in essi quella umiltà sana e tenace che sempre deve accompagnare chi manifesti talento, predisposizione e manualità adeguate. Quell’ umiltà instancabile che non si ferma a contemplare il già fatto e per la quale l’ansia della ricerca si traduce nella confidenza che il prodotto dell’oggi sarà inferiore a quello di domani.
Ad ognuno di loro ho cercato di indicare la giusta via da percorrere: lo hanno fatto e a loro non possono che andare i miei complimenti sinceri.
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